L’unica cosa che potete controllare, è la vostra esigenza di controllo. Non potete, non riuscirete a controllare tutto. E’ impossibile, il vostro strumento analitico non è fatto per poter controllare. Questo sforzo che perpetuate di giorno in giorno, di momento in momento, lacera le vostre fibre!
Il controllo è una esigenza che nasce dalla paura, dallo sconosciuto, dal non volersi sorprendere del mistero della vita. Con il controllo cercate di fare andare le cose come pensate, come egoicamente desiderate, in modo da non avere sorprese, cambi di scenari o novità. Ma più esercitate il controllo e più vi ammalate.
Ammalate il vostro cuore, che non avrà più fiducia nella vita.
Ammalate la vostra mente, perché le state chiedendo un ruolo che non le compete.
Ammalate la vostra anima, che sempre più sarà spezzata e allontanata dal vostro presente.
Controllate questa esigenza, siate presenti ogni volta che scatta in voi il meccanismo del controllo, e osservate cosa state nascondendo, cosa cercate di controllare, sapere, dirottare, guidare. E’ lì che sta il prossimo passo, la prossima evoluzione. Se ciò che cercate di controllare è la vostra vita, lasciate le redini a essa e godetevi il viaggio.
Siete qui per osservare, imparare e riportare, divertitevi in questo processo, non stressatevi.
