Ci sono due movimenti antitetici che possono portarti a una chiave evolutiva. Stringere i denti e aprire il cuore, arrendersi. Osservati quando stringi i denti, per andare avanti, per resistere, per ultimare, per vincere, per sopportare, per controllare. In quei momenti, stai agendo con tutto il tuo ego, con tutta la tua mente, con tutto il tuo corpo di dolore. E’ il tentativo estremo di rimanere fedele alle certezze razionali che hanno sostenuto il tuo cammino.
Molla. Molla tutto. Lascia andare. Rilassati. Tutte le volte che ti sorprendi a stringere i denti, agisci il movimento contrario: apri il tuo cuore. Apri il cuore e arrenditi alla grandezza della vita, non resistergli, non cercare di avere tutto sotto controllo. Lascia le redini al vero cocchiere e goditi il viaggio, in totale calma, armonia e riposo.
Se stringi i denti irrigidisci tutte le parti di te: la bocca, andando a incancrenire la tua comunicazione; il collo, creando una tensione che non ti permette più di guardare intorno a te; le spalle, lasciandole cariche di pesi e dolori; la testa, focalizzandola su una banale attività e privandola della meraviglia della visione.
La prossima volta che stringi i denti non continuare a farti del male, arrenditi al momento e fai spazio all’inaspettato.
