Esponetevi agli elementi. Anche per pochi secondi, anche per pochi minuti. Rimanere in contatto con la pioggia, il vento, il sole, la neve permette al vostro campo magnetico di ritornare sul suo asse. Permette alla vostra aura di liberarsi dalle densità che limitano la sua manifestazione.
Rimanere esposti agli elementi è anche una meditazione che potete fare per molti minuti. Non vi succederà niente, se non una profonda connessione con Gaia, con i suoi movimenti, con il suo equilibrio. Rimanere sospesi tra cielo e terra vi permetterà di proseguire la sintesi che vi è stata donata, sintesi tra energia e materia, forza e delicatezza, ombra e luce.
Chiudete gli occhi e respirate la pioggia, respirate il vento, ma con i capillari, con le cellule epiteliali. Sentitele respirare e nutrirsi del sole, della luce, dell’acqua. Sentite tutto il vostro corpo materico in comunione e nutrito dagli elementi e dalle loro manifestazioni.
Aprite poi gli occhi e lasciateli godere di ciò che vedono, di ciò che riescono a comprendere. Usate tutti i vostri sensi, poiché è con i sensi che sublimate la connessione.
Siete qui per l’evoluzione di Gaia e Gaia è qui per la vostra evoluzione. Giocate su questa linea di guarigione.
